Attività del 21 novembre
Obiettivi trasversali: esplorare e utilizzare semplici tecnologie; comprendere la relazione causa-effetto; sviluppare consapevolezza dello spazio; fare osservazioni e previsioni; analizzare e risolvere semplici situazioni problematiche; formulare ipotesi e verificarle; lavorare in gruppo per raggiungere un obiettivo comune; giocare con gli altri in modo costruttivo; sviluppare il pensiero computazionale.
Come promesso, i bambini hanno ritrovato la sala allestita con il paesaggio da loro costruito con le Lego duplo. È ora il momento di montare la pista del treno! A ciascun bambino è stato distribuito lo stesso numero di pezzi di binari, richiamando la loro attenzione sulle operazioni del contare e distribuire. La matematica in questa fase è manipolazione di oggetti ed enumerazione continua. Dall’esperienza nasce il concetto di numero.

Chiamati uno alla volta, hanno poi iniziato a disporre i binari con la sola indicazione di realizzare un circuito chiuso, in cui quindi il punto di partenza corrispondesse al punto d’arrivo. Quando i pezzi erano quasi terminati la pista rimaneva aperta e non si riusciva a richiuderla con quelli a disposizione. Ma questo sarebbe stato solo il primo problema di una serie da risolvere: tutti lasciati alla capacità di problem solving dei bambini. È importante lasciar fare, tentare, sbagliare senza offrire risposte pronte. È più utile formulare interrogativi e assicurare un clima di apprendimento sereno, dove l’errore non solo è contemplato ma anche incoraggiato. Quante scoperte nella storia della scienza derivano da errori!

In questo caso, chi voleva provare a chiudere la pista, poteva smontare, spostare e sostituire pezzi. Dopo pochi minuti il circuito chiuso era pronto e inserito nel paesaggio costruito la volta precedente.
Nella seconda fase del laboratorio è stata introdotta la locomotiva, alimentata a batteria e funzionante con la tecnologia “push and go”. Per farla partire basta infatti una leggera spinta in avanti. Durante il collaudo è emerso il secondo problema da risolvere: come fermare il treno affinché non travolgesse l’albero caduto sui binari? (Elemento ricostruito seguendo i modelli del kit).
È a questo punto che sono state presentate le targhette colorate per la programmazione della locomotiva che, passandoci sopra e riconoscendo il colore attraverso il sensore, avrebbe eseguito un diverso comando. Abbiamo chiesto ai bambini di ipotizzare quale colore avrebbe “detto” alla locomotiva di fermarsi e i bambini hanno risposto all’unanimità “il rosso!”. Perchè? “Perché il rosso è il colore del semaforo” è stata la risposta. Per ogni ipotesi avanzata veniva fatta la prova e, insieme, abbiamo scoperto che la locomotiva poteva fermarsi con il rosso, accendere le luci con il bianco, fischiare con il giallo, fermarsi a fare carburante con il blu e cambiare di direzione con il verde.
Ora restava da disporre i blocchi di colore lungo il percorso per programmare il treno: il blocco blu davanti alla stazione di servizio, il fischio avrebbe preceduto il passaggio a livello, e così via. Tutte le decisioni erano i bambini a prenderle e chi avanzava proposte doveva anche motivare la scelta. Per concludere, dopo aver tanto ragionato e lavorato, abbiamo giocato con la nostra costruzione. Ogni bambino aveva un ruolo: c’era chi controllava gli scambi, chi riforniva il treno, chi azionava i passaggi a livello…

Questa volta soddisfatti per averci giocato di più, siamo andati a valutare l’attività, e come di consueto, a “promuovere” i nostri giovani esperti.