Dare e ricevere istruzioni: virtuale è reale.


Attività del 16/01/2025

Obiettivi disciplinari. Geografia: orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando gli indicatori topologici e i punti cardinali; elaborare ed eseguire un percorso; educazione civica: cooperare attivamente nelle diverse forme di gioco; tecnologia: comprendere ed eseguire istruzioni e procedure.

Competenze trasversali: descrivere i passaggi seguiti per la risoluzione di un problema e riconoscere strategie di risoluzione diverse dalla propria; affrontare positivamente le sfide, tramutare gli ostacoli in opportunità di miglioramento.

Nel terzo incontro del progetto STEM, rivolto alle classi 3^ 4^ e 5^ del plesso, abbiamo proposto due differenti attività di coding con il metodo Cody Roby e con Cody Maze Bot

Abbiamo diviso i partecipanti in quattro gruppi che si sono sfidati a rotazione nelle due attività proposte, affinché ciascuno potesse partecipare attivamente con tempi e spazi adeguati.

Il nostro Istituto ha investito nel kit per il metodo Cody Roby, che comprende diversi strumenti, e permette di supportare diverse tipologie di attività adatte ai bambini dei diversi ordini di scuola: dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di 1°. Il tappeto 25×25 ad esempio, può essere utilizzato con diverse tessere, da quelle per il metodo Cody feet adatte ai più piccoli (clicca qui per conoscere un esempio di attività), ai Qr code da scansionare come vedremo in questo articolo. 

Anche il set per il gioco da tavolo Cody Roby si presta a svariati giochi, che mettono insieme coding, logica, problem solving e tutte le competenze sociali e civiche che esercitiamo nei giochi di cooperazione o nella competizione.

Le alunne e gli alunni ricostruiscono il tappeto.

Nella prima fase abbiamo chiesto ai bambini di  ricostruire il tappeto per l’attività, senza offrire ulteriori istruzioni o suggerimenti. Il tappeto è composto da tessere quadrate con gli incastri da puzzle. Alcune tessere hanno le indicazioni dei punti cardinali, altre, quelle sul perimetro, hanno lettere o numeri. Ricorda un reticolo con coordinate alfanumeriche, qualcosa di familiare nel contesto scolastico. Nel grande gruppo alunne e alunni hanno formulato ipotesi, provato incastri, sostituito tessere e dopo non molto, sono riusciti a ricomporre il tappeto in modo corretto. 

Durante la seconda fase abbiamo presentato in successione le due attività, con una breve dimostrazione. La prima, a squadre, prevedeva la delineazione di un percorso sull’apposito piano del gioco da tavolo Cody Roby, da parte di una squadra, con successiva scrittura delle istruzioni corrette per la sua esecuzione da parte dell’altra squadra. La scrittura avveniva affiancando le carte contenenti le istruzioni “avanti, volta a destra, volta a sinistra”. Nella seconda gli alunni dovevano eseguire un percorso sul tappeto, seguendo le istruzioni di un bot, accessibili tramite scansione dei Qr Code posizionati nelle tessere del puzzle. Ciascun bambino, completando il percorso, e quindi uscendo da questo “labirinto virtuale nel mondo reale”, avrebbe ottenuto un certificato prodotto dall’applicazione stessa.

Partecipante interpreta le istruzioni dopo aver scansionato il Qr Code.

Nella terza fase, quella centrale, le squadre si sono messe alla prova. I bambini erano impazienti di utilizzare i tablet e l’applicazione per ricevere le istruzioni del bot. Qualcuno è rimasto incagliato nel labirinto. Non si tratta di un gioco semplice e immediato: occorre conoscere il linguaggio in cui le istruzioni sono scritte, possedere una lateralizzazione sicura, sapersi orientare seguendo i punti cardinali. Prima di ricevere le istruzioni i bambini devono orientarsi correttamente ad esempio e rispondere alla domanda: in che direzione stai guardando? Nord, Sud, Est o Ovest? Un compito complesso, che tutti sono riusciti a portare a termine grazie a pazienza, perseveranza e aiuto reciproco

Nella quarta e ultima fase abbiamo chiesto di valutare l’attività con una parola e abbiamo consegnato i Badge di “Esperti di Coding”.

Abbiamo percorso tanta strada, anche restando dentro la nostra aula. Con quest’attività abbiamo dimostrato ancora una volta che virtuale è reale! Reali sono le competenze che stiamo sviluppando, preparandoci per il futuro ancora “potenziale”!


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